Iperstoria, Monographic Section, Spring/Summer 2018, edited by Serena Fusco (University of Naples “L’Orientale”, sfusco@unior.it) and Mauro Pala (University of Cagliari, pala@unica.it)

Concezioni americane della fotografia / Concezioni fotografiche dell’America

Iperstoria, Sezione Monografica, Spring/Summer 2018, a cura di Serena Fusco (Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, sfusco@unior.it) e Mauro Pala (Università degli Studi di Cagliari, pala@unica.it)

Iperstoria is a multilingual, international, blind peer-reviewed biannual journal (ISSN 2281-4582) with a focus on English and American Studies.

www.iperstoria.it

CALL FOR PAPERS

The history of the relationship between “America” and photography is one of mutual reference and construction. From Poe and Hawthorne’s interest for the new medium in its stylistic as well as social, even political implications, to Henry James’s photography-informed speculations on the flattening, almost indistinct quality of the (democratic) American scene when contrasted with the European one, to Susan Sontag’s definition of America as the “quintessential Surrealist” and hence most “photographic” country – the way we perceive and define “America” has been substantially informed not only by photographs themselves, but also by what we consider – while the medium inevitably undergoes technical transformations, and photographic style and products change over time – as intrinsically or quintessentially photographic. The obverse of this statement is also valid: the history of photography is informed by “America”, to the extent that conceptual items and material practices often associated with “America”– such as, for instance, the idea of a democratic vision and encompassing representativeness – have also influenced the way we conceive of photography.

We invite contributions on how photography – in/by itself or (re)mediated by other codes and media such as literature, cinema, comics, and more – accompanies or creates various ways of conceiving of “America”; and/or on how the way we regard photography is (paraphrasing Bourdieu while turning him on his head) validated by “American” categories. Within this framework, “America” oscillates between a real entity (which can be captured by the camera) and a floating signifier (orienting the camera in its relationship to its referents).

Related (sub)topics may include, while not being limited to:

America and the history of photography

American literature and photography

Photo-informed representations of America in other literatures / cultures

Photography, modernism, and postmodernism

Photography, reality, and realism

Photography, class, and democracy

Photography and cultural identity

Intermediality and photography

Deadline for proposals to editors (title and abstract, max. 250 words, accompanied by a short author biographical note): February 15, 2018

Notification of acceptance: February 20, 2018

Essay due to editors: April 5, 2018

Submitted essays will undergo a peer-review process.

Contributions (max. 35.000 characters, spaces included) can be in English or Italian. Please refer to the Iperstoria website for stylesheet: http://www.iperstoria.it/joomla/contributi.

La storia del legame tra l'”America” e la fotografia è fatta di influenze e riferimenti reciproci. Si va dall’interesse di Poe e Hawthorne per il nuovo medium, con le sue implicazioni stilistiche, sociali e persino politiche; alle riflessioni di Henry James, influenzate dalla fotografia, sulla qualità piatta, quasi indistinta, della scena americana (democratica) in contrasto con quella Europea; alla definizione di Susan Sontag dell’America come il paese “surrealista per antonomasia”, e quindi il più fotografico. In sintesi, il modo in cui percepiamo e definiamo l'”America” è ed è stato considerevolmente plasmato non solo dalle immagini fotografiche vere e proprie, ma anche da ciò che consideriamo come intrinsecamente o tipicamente fotografico, mentre in parallelo la tecnologia si evolve e lo stile e dei diversi prodotti fotografici inevitabilmente si trasforma. Specularmente, si può osservare che la storia della fotografia è a sua volta plasmata dall'”America”, nella misura in cui sia concetti che pratiche materiali spesso associati all'”America” – ad esempio, l’idea di una visione democratica e di una vasta rappresentatività – hanno a loro volta influenzato il modo in cui concepiamo la fotografia.

All’interno di questo quadro, sollecitiamo contributi su: da un lato, il modo in cui la fotografia – in sé e per sé, oppure (ri)mediata da altri codici quali la letteratura, il cinema, il fumetto, o altro – accompagna e/o crea diversi modi di concettualizzare l'”America”; dall’altro, il modo in cui la teoria e la pratica fotografica sono (parafrasando e allo stesso tempo rovesciando Bourdieu) a loro volta validate da “categorie” americane. In questa cornice, l'”America” oscilla tra entità reale, che può essere catturata dall’apparecchio fotografico, e significante fluido che orienta il rapporto tra l’apparecchio fotografico e i suoi referenti.

Qui di seguito una lista di possibili (sotto)tematiche (da non intendersi in senso esclusivo):

America e storia della fotografia

Letteratura americana e fotografia

Rappresentazioni, influenzate dalla fotografia, dell’America in altre letterature / culture

Fotografia, modernismo e postmodernismo

Fotografia, realtà e realismo

Fotografia, classe sociale e democrazia

Fotografia e identità culturale

Fotografia e intermedialità

Scadenza per l’invio della proposta ai curatori (titolo dell’intervento e abstract, max. 250 parole, accompagnati da una breve nota biografica dell’autrice/autore): 15 febbraio 2018

Notifica di accettazione: 20 febbraio 2018

Scadenza per l’invio del saggio ai curatori: 5 aprile 2018

I saggi inviati saranno sottoposti a peer-review.

I contributi (max. 35.000 caratteri, spazi inclusi) possono essere in inglese oppure in italiano. Lo stylesheet è reperibile sul sito di Iperstoria: http://www.iperstoria.it/joomla/contributi.